Europa
Il Partito Animalista crede fermamente nel principio di sussidiarietà ed è contrario ad ogni forma di accentramento del potere. Per questo motivo, in un’Europa divisa tra chi vuole una Federazione europea e chi vuole invece una Confederazione di Stati Sovrani, il Partito Animalista si pone nel mezzo, in piena comprensione che le due attuali posizioni politiche in lotta stiano favorendo uno stallo perpetuo che condannerà in eterno l’UE ad essere ciò che oggi è, un organismo costruito a metà, sofferente di oggettivi deficit democratici e basato su trattati neoliberisti che danneggiato l’economia dei Paesi europei favorendo l’aumento del nazionalismo. Scegliere la via del dialogo e comprendere che il pragmatismo sia decisamente migliore delle posizione estremiste è ciò che caratterizza il Partito Animalista, per questo motivo puntiamo ad andare a risolvere quelle problematiche tecniche specifiche che pongono dei limiti strutturali non indifferenti all’attuale alleanza europea.
Green New Deal
“La commissione europea esorta gli stati membri a investire diverse centinaia di miliardi di euro per combattere i cambiamenti climatici. Fantastico. La stessa commissione impone regole fiscali che scoraggiano i governi nazionali dal finanziare investimenti pubblici tramite l’emissione di debito. Che incoerenza.” ha spiegato Paul De Grauwe. Questo denota un problema istituzionale nella struttura economica dell’UE, che il partito animalista intende assolutamente risolvere. Sicuramente una mossa iniziale dovrebbe essere perlomeno quella di autorizzare un Green New Deal per riconvertire il sistema industriale europeo in una prospettiva ecologista.
Democratizzare l'Euro
L’euro, inteso come cambio fisso, avrebbe dovuto portare stabilità e crescita. Non ha portato né una cosa né l’altra. Ma uscire come propongono i nazionalisti, dopo la delocalizzazione selvaggia subita negli ultimi anni, potrebbe metterci in una situazione isolata e pericolosa, quindi si deve pensare ad una terza via. La cosa migliore che possiamo fare è far evolvere l’Euro in un Bancor europeo. Il Bancor è una moneta dedicata alla pace mondiale e alla cooperazione perché rende possibile gli equilibri degli scambi commerciali. E’ stata ideata dal più importante economista della storia: Keynes. L’EuroBancor consentirebbe ai Paesi membri di avere più potere decisionale in materia economica, in pieno rispetto del il principio di sussidiarietà previsto dai trattati europei, e allo stesso tempo permetterebbe di eliminare gli squilibri economici tra i vari Paesi dell’eurozona e favorire il mercato comune.
Obbligazioni fiscalmente vincolanti
Creare una obbligazione di debito pubblico, da parte di nazioni dell’eurozona, che ha la caratteristica di includere una clausola per cui se (e solo se) lo stato che emette tale debito fa default, questa obbligazione può essere utilizzata per i pagamenti delle imposte nel paese da cui essa è stata distribuita.
Registro obbligatorio delle lobby
Attualmente esiste già un registro delle lobby, ma è a carattere “volontario”. Il Partito Animalista crede che l’Europa debba basarsi sulla trasparenza, perciò il registro dev’essere obbligatorio per tutti i lobbisti che circolano dentro le istituzioni europee, così come dev’essere altrettanto obbligatoria rendere pubblico attraverso verbali gli incontro dei vari funzionari europei con i vari lobbisti.