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L'incendio nell'Artico riguarda tutti noi

Il fuoco sta divampando oramai da due mesi, inghiottendo tutto ciò che si trova davanti; la temperatura, che ha oramai superato i 30 gradi centigradi, unita ai forti venti, contribuisce alla diffusione dell'incendio, sempre più difficile da controllare.


Ad oggi risultano completamente divorati dalle fiamme ben 4 milioni di ettari di foresta, nonché migliaia di animali morti, e l'incendio si sta avvicinando sempre di più ai centri abitati.

Ma gli abitanti delle zone limitrofe all'incendio non sono i soli che subiranno i terribili effetti di questo calamità.

Infatti, da quando l'incendio è iniziato a divampare, cioè all'inizio di giugno, sono stati immessi nell’ambiente oltre 100 milioni di tonnellate di anidride carbonica, oltre all'immissione nell'atmosfera di gas inquinanti tra cui ossidi di azoto e monossido di carbonio.


Tutto questo contribuisce al riscaldamento globale e all'acceleramento dello scioglimento dei ghiacciai in Antartide, che potrebbe liberare vecchi batteri e virus che non conosciamo e potenzialmente letali, inoltre gli oceani si riempirebbero di acqua dolce, capace di modificare la Corrente del Golfo, flusso di acqua che influenza il clima e che consente a noi europei e ai nordamericani di vivere in un clima temperato.




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